Dom Flávio Peloso em São José (SC) e Rio Claro (SP)

Dom Flávio Peloso em São José (SC) e Rio Claro (SP)

Carissimi Confratelli, Suore e Amici della Famiglia Orionina.

Invio da San Paolo del Brasile il mio augurio di buoni frutti spirituali da questa Pasqua 2015.

Ho letto le parole di Papa Francesco ai sacerdoti durante la Messa del Crisma di questo Giovedì santo.  “La stanchezza dei sacerdoti! Sapete quante volte penso a questo: alla stanchezza di tutti voi? Ci penso molto e prego di frequente, specialmente quando ad essere stanco sono io”.

È stata la mia esperienza di queste tre settimane in Brasile visitando confratelli, comunità e attività in Brasile. Quanto bene viene fatto, quante azioni e istituzioni caritative, educative e parrocchiali – spesso molto complesse – ruotano attorno a quelle “quattro noci in un sacco” (l’espressione è di Don Orione) che siamo noi religiosi. Deo gratias! Ringrazio e ringraziamo il Signore che si serve della nostra pochezza per i suoi grandi disegni di bene. E ringraziamo i tanti laici che, coinvolti nella medesima vocazione, si fanno collaboratori della Provvidenza di Dio per “dare con il pane del corpo il divino balsamo della fede” a molta gente.

E anch’io con il Papa, vi assicuro che “prego per voi che lavorate in mezzo al popolo fedele di Dio che vi è stato affidato, e molti in luoghi assai abbandonati e pericolosi”. Non si può fare poesia sulla stanchezza, essa è frutto di un consumarsi “come l'incenso che sale silenziosamente al Cielo. La nostra stanchezza va dritta al cuore del Padre”.

Auguri di BUONA PASQUA!

 

Aggiungo ancora una volta qualche notizia e foto del viaggio. Mi pare che non sarebbe del tutto valorizzato senza rendere partecipi confratelli ed amici di Congregazione che seguono le notizie del sitowww.donorione.org. Conoscere e rallegrarsi del bene altrui come proprio è atto di squisita fraternità e di culto a Dio.

 

AL SUD DEL BRASILE

Gli stati del Brasile del Sud – San Paolo, Paranà, Santa Catarina, Rio Grande do Sul – sono quelli più sviluppati economicamente. Qui immigrarono in massa popolazioni da tutto il mondo e soprattutto dall’Europa, Italia, Germania, Polonia in prima fila.
La Provincia Nossa Senhora da Anunciação è presente in tutti questi stati con varie parrocchie, Piccoli Cottolengo, e attività caritative e sociali di vario tipo. Da 25 anni, ha raggiunto anche il Mato Grosso do Sul con una presenza nella periferia della capitale Campo Grande.
Nella mia visita sto passando in un buon numero di queste nostre comunità.  
Il 28-30 marzo sono stato a Curitiba: in città e nelle vicinanze ci sono 4 comunità orionine

NELLO STATO DI SANTA CATARINA

Il 30 marzo, con Pe. Rodinei, provinciale, e Pe Cido, economo provinciale, ho fatto viaggio in auto da Curitiba a Joinville, incontrando il Vescovo che propone l’assunzione di una parrocchia e l’apertura di un Cottolengo, e poi a Florianopolis, capitale dello stato di Santa Caterina. La congregazione è presente con 7 religiosi, 2 comunità in 3 località.

A São José (Florianopolis), c’è l’Orionopolis Catarinense, un Piccolo Cottolengo che accoglie 65 disabili gravi ed è pronto un padiglione per altri 30 figlioli che oltre ai gravi limiti sono in situazione di abbandono. Pe José Manuel e il chierico Marcel Stoffel ci accompagnano a visitarlo e ci presentano dipendenti e ospiti. È una casa che richiede molta intraprendenza economica per andare avanti tra aiuti di stato, ricerca di beneficienza e benefattori. È opera molto stimata nella città.

A 10 minuti d’auto dalla Orionopolis Catarinense, c'è la parrocchia São José, su un territorio di circa 15.000 abitanti. Pe José de Paiva, Pe Wanderley vi si dedicano a tempo pieno. La sede della Parrocchia è un’antica chiesa del 1750, patrimonio nazionale, con molti segni dell’epoca coloniale.  È una chiesa monumentale, recentemente restaurata. In questa zona è particolarmente influente la cultura azzorriana infatti perché un terzo degli abitanti di questo comune sono discendenti di immigrati dalle isole Azzorre che arrivarono qui a partire dal 1748, incentivati a raggiungere il Brasile dal Regno del Portogallo.

Sempre nell’area metropolitana, a nel bairro Forquilinhas, abbiamo in cura un’altra parrocchia dedicata a São Franciscodi nuova costituzione, di circa 50.000 abitanti. Il parroco è Pe. Roberto Silva e vicari sono Pe José Nascimento e Pe Arì Mathas. Anche qui c’è  una chiesa grande ma nuova, da poco inaugurata: può contenere 1200 persone sedute nei banchi. Oltre alla chiesa centrale ci sono altre 4 comunità con la propria cappella. Pe José Nascimento segue, con la collaborazione del MLO,  un Centro Educativo Don Orione di aiuto a circa 120 bambini in necessità.

Anche Florianopolis, grande e bella capitale dello stato di Santa Catarina, è segnata dalla presenza orionina che Don Orione voleva unisse sempre “opera di culto e opera di carità” da parte dei suoi “preti di stola e di lavoro”.

 

RIO CLARO E SAN PAOLO

Il 1° di aprile, ho raggiunto la comunità di Rio Claro, a tre ore di auto da San Paolo. Qui c’è l’Asilo São Vicente, un piccolo “villaggio dell’anziano” con i vari servizi necessari per sostenere le difficoltà della senescenza. La Congregazione assunse quest'opera realizzata da Mons. Botti nel 1954. Ci sono andato volentieri perché qui ci sono alcuni anziani benemeriti e con problemi di salute che fan parte della storia orionina in Brasile: Pe Renato Scano (86), Pe Luis Frison (87), Pe João Salvador (87), Irmão Leonildo (76). Nella comunità vive in semplicità e ancora molto attivo Dom Aloisio Hilario de Pinho, vescovo emerito di Jataì. Direttore è il Pe. Everson Lunardi che con la sua esuberanza e spirito “brincalão” riesce a condurre bene quell’istituzione abbastanza complicata. Tra le attività, ha da poco preso avvio la “convivenza diurna degli anziani” che arrivano al mattino e tornano a casa nel pomeriggio dopo avere trascorse alcune ore in compagnia, usufruendo di vari servizi e attività che rendono la loro vita più bella.

Rio Claro, città di 200.000 abitanti, ha un profondo legame con gli Orionini, giunti qui nel 1952. Ad essi è affidata anche la parrocchia Nossa Senhora da Saude, nel 1998, della quale è parroco Pe Antonio Bogaz e vicario Pe Aparecido Pereira da Silva. Ho fatto un rapido giro delle comunità e chiese periferiche appartenenti alla parrocchia, incontrandovi molto fervore e animazione verificabile anche nei lavori e ampliamenti in via di realizzazione.

Sulla via del ritorno a San Paolo, c’è stato anche il tempo per una breve sosta nella famiglia di Pe. Rodinei, attuale Provinciale. Che bella famiglia! Sono di lontana discendenza italiana, un gruppo famigliare di sana tradizione e di molta religiosità; vivono uniti in un “sitio” (Boa vista) a una decina di chilometri dalla città, lavorando nella fabbricazione di mattoni e con nell’allevamento. In questa famiglia intendo abbracciare e ringraziare a nome di Don Orione tutte le famiglie dei nostri religiosi. Sono “i nostri primi e più grandi benefattori”.

Ho trascorso il Giovedì santo, 2 aprile, nella comunità e parrocchia dell’Achiropita di San Paolo. Al mattino ho condiviso un momento di preghiera e di ringraziamento pasquale con i dipendenti e collaboratori delle opere sociali e caritative; nel pomeriggio, la Messa in coena Domini con la lavanda dei piedi.

Ed è ormai tempo di tornare in Italia. Verrà con me il caro Don Antonio Dalmasso, di 89 anni, ancora molto dinamico bel oltre le sue forze. Ma ormai la colonna e le ossa non ce la fanno più, benché non appesantite perché attorno ad esse c’è ben poco. Viene nel nostro Centro di Bergamo con la speranza di essere rimesso a posto. Ha fatto il biglietto di  andata e ritorno.  

BUONA PASQUA!

Don Flavio Peloso

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