Carta do Superior Geral sobre a renúncia do papa Bento XVI

Carta do Superior Geral sobre a renúncia do papa Bento XVI

 

Cari Confratelli, mi giunge ora la notizia – confermata dall'Agenzia ANSA – che Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni, come Successore di Pietro, a partire dal 28 febbraio prossimo.

La notizia porta in me e in tutta la cristianità grande commozione. Prima di ogni commento, viene spontanea e doverosa la preghiera e il ringraziamento a Dio  per questo inestimabile dono della presenza e del servizio di Papa Benedetto XVI, “umile lavoratore della vigna del Signore”. In fondo, anche queste dimissioni sono una espressione della sua grande umiltà e senso di responsabilità.

Come Famiglia Orionina abbiamo tanti motivi di riconoscenza. Ricorderemo soprattutto la gioiosa e luminosa visita a Monte Mario, per la benedizione della Madonnina e l'incontro con i Padri Capitolari. Ci lasciò uno splendido discorso che costituisce la sua eredità alla Piccola Opera della Divina Provvidenza.

L'annuncio in latino è stato  dato da Benedetto XVI stesso durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto: “Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005“. Ha chiesto un conclave per l'elezione del successore.

La ingravescentem aetatem, cioé l'età avanzata, è alla base di questa decisione. L'ascoltai più volte, durante il tempo in cui gli fui vicino alla Congregazione per la Dottrina della Fede (1987-1992), esprimere la sua personale opinione della possibilità/convenienza delle dimissioni del Papa quando le condizioni personali non fossero tali da poter esercitare con sufficiente responsabilità il suo ministero. Allora, certo non pensava né a Giovanni Paolo II e tanto meno a Benedetto XVI. 

“Il Papa ci ha preso un po' di sopresa”. Lo ha detto il portavoce Vaticano, Padre Federico Lombardi, aprendo una conferenza stampa. Il Papa ha indicato il 28 febbraio come  termine del pontificato e chiesto che si indica un conclave per l'elezione del successore. La “sede vacante” scatta dalle ore 20.00 del 28 febbraio.  Dovrà quindi essere convocato un conclave per l'elezione del nuovo Papa. Nel mese di marzo, probabilmente, avremo il nuovo Papa, ha detto Padre Lombardi.

Don Flavio Peloso, superiore generale

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